Pieter Bruegel il Vecchio, La parabola dei ciechi

Questa immagine sembra la metafora del lavoro automatico e senza la consapevolezza dell’azione che si sta compiendo, senza l’attenzione a ciò che accade intorno: essere ciechi, appunto.

Consulenza per la formazione

Consulenza e Formazione hanno un compito primario: favorire la distinzione tra l’agire ripetitivo e l’agire consapevole, per non ritrovarsi come i ciechi della parabola che camminano senza vedere dove stanno andando e cadono.
L’azienda dovrebbe tendere a valorizzare il proprio “capitale umano” o “risorse umane”, espressione sgradevole per definire le persone che lavorano e si impegnano in azienda: sembra definire gli individui in termini economici e non umani. 
L’azienda tende al miglior rendimento delle persone coinvolte/assunte, ma non può dimenticare che le persone non sono riducibili ad un conto positivo/negativo: le persone hanno una psicologia, dei sentimenti, una intelligenza emotiva di cui tenere conto.

La formazione consiste nel trasferire delle competenze e delle conoscenze. Nel mio specifico riguardano la comunicazione e la relazione, in quanto le sole abilità tecniche non sono sufficienti.
Si riflettere sulla differenza tra saper fare e sapere, tra flessibilità e capacità nel dialogo, tra soft skill e hard skill.

Gli ambiti di intervento:

  • La prevenzione di ansia, stress, bornout, mobbing:
    La gestione delle emozioni
    La gestione del conflitto
    La gestione del tempo

  • Relazioni nel lavoro di gruppo: team building;
    Per sviluppare il sentimento di appartenenza nel gruppo: team building;
    Per ottimizzare la funzione e la conduzione delle riunioni: team working;

  • Consolidare la leadership rafforzando la capacità di visone etica e valoriale al fine di:
    Sviluppare la capacità di ascolto attivo;
    Utilizzare il colloquio come modalità di relazione nell’incontro con l’altro;
    Riconoscere e promuovere le capacità individuali;
    Migliorare le dinamiche comunicative nelle relazioni;
    Costruire una relazione etica e valoriale;
    Sviluppare coesione nel processo decisorio e nella negoziazione;
    Il bilancio delle competenze, per orientare il rapporto della persona con l’organizzazione e dare coerenza e significato alle scelte esistenziali (cambiamento lavorativo, crescita);

  • Il dialogo filosofico: approcci filosofici all’incontro con l’altro attraverso la parola, al fine di gestire una relazione professionale;   
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