
Chirone ed Achille, affresco ad Ercolano.
Chirone è il centauro benevolo e saggio, compassionevole e sapiente, dedica la sua conoscenza a guarire le sofferenze altrui. Rappresenta la buona medicina, è il maestro di Esculapio padre della medicina greca.
Jung riprende questo mito per descrivere l’archetipo del Guaritore Ferito: Chirone fu colpito da una freccia avvelenata ed attraverso la sua sofferenza, ossia lo spazio aperto al dolore, apprende la capacità di curare, ponendosi in sintonia con lo stato d’animo dell’altro per comprenderlo: empatia, il “sentire dentro”.
Psicoterapia individuale
La psicoterapia è:
- il trattamento delle malattie psichiche con mezzi psicologici, non somministra farmaci ma utilizza a scopo terapeutico la relazione stessa: la cura avviene attraverso la parola.
- una relazione condivisa e responsabile tra terapeuta e paziente, finalizzata ad un cambiamento consapevole dei processi psicologici per alleviare il malessere e migliorare la qualità della vita, sino alla confermata remissione dei sintomi.
- si basa sul dialogo, con l’ascolto attento ed empatico delle parole, l’uso accorto delle domande, la riformulazione al fine della comprensione.
Ma non basta: si ascolta il silenzio, il non detto dalle parole ma raccontato attraverso i gesti, le espressioni del viso, la postura del corpo, il rapporto con l’ambiente circostante.
Questi diversi livelli di comunicazione sono segnali da accogliere, comprendere, interpretare e insieme ai sintomi, eventualmente portati dal paziente, utilizzati per una diagnosi. La psicoterapia è un supporto ed un sostegno nelle difficoltà psicologiche, soprattutto offre la conquista dell’autonomia, attraverso la consapevolezza della raggiunta libertà interiore del paziente.
Si occupa dei disturbi psicopatologici ed è una specializzazione sanitaria.
Si struttura attraverso incontri scanditi con un tempo regolare e definito.
Lo psicoterapeuta ha una formazione professionale quadriennale tecnica e teorica, congiunta ad una conoscenza psicologica di sé tale da permettere la consapevolezza dei propri vissuti personali, raggiunta attraverso un’analisi personale ed un percorso di affiancamento didattico e di esperienza individuale.
Tale preparazione mette in grado sia di comprendere ed accogliere il paziente, senza mai valutare né giudicare, sia di riconoscere le personali reazioni emotive che possono nuocere alla relazione terapeutica.
Per rendere condivisibili i criteri diagnostici, la American Psychiatric Association pubblica, con successivi aggiornamenti, un Manuale diagnostico, il DSM, che classifica e registra i vari livelli di disturbo in modo nosografico-descrittivo. Si presenta come una tassonomia di patologie.
Complementare al precedente è il Manuale di diagnosi psicodinamica, il PDM: offre una classificazione che identifica le caratteristiche dei disturbi. Si presenta come una tassonomia di persone.
Le neuroscienze, con lo studio delle vie neuronali compiuti da Eric Kandell e Michael Cazzaniga, hanno dimostrato che la” terapia della parola” modifica fisicamente la struttura neuronale del cervello.
Giacomo Rizzolati, con il suo gruppo all’Università di Parma, ha scoperto i “neuroni a specchio” che si attivano quando si compie un’azione e risuonano quando, da fermi, si osserva un’azione: quindi il vedere non è solo un registrare passivamente dei comportamenti ma simularli a livello pre-conscio, superando il solipsismo delle scienze cognitive dette classiche.
Secondo Ramachandran i neuroni a specchio saranno per la psicologia quello che il DNA è stato per la biologia.