Chiede un incontro per curare la sofferenza che prova nel vivere, per la depressione che pensa incombente.
È una donna di mezza età, piacevole ed elegante.
Mi racconta una vita passata senza desiderio e senza godimento, peregrina in una indifferenza a volte struggente per il desiderio di qualcosa che non conosce, ma sa esistente. Non conoscendo, non sa cosa cercare ed affonda nella sua fame d’amore che sembra incolmabile. Si pensa depressa, non si piace, si avverte inadeguata a tutto tondo, dice, coinvolgendo lavoro ed affetti. Ma sono affetti superficiali in cui percepisce la superficialità, la mancanza di quella profondità che rende un qualsiasi rapporto autentico.
Si è sentita a volte desiderata ma non era desiderante: non funziona. Non sa rispondere ad una richiesta quando non risuona nell’anima.
Chiusa nella relazione consueta, che perdura nonostante l’infelicità di entrambi, sopporta disconferme e svalutazioni che la umiliano, ma non sa come uscirne: non ama gli incontri ginnici da camera da letto e non può rispondere a richieste che hanno il sentore di una toccata e fuga, dice, non le interessa, vorrebbe altro. L’ultimo scontro con il partner le fa decadere la speranza di poter ritrovare l’antico slancio, se mai c’è stato, la agognata fusione di anima del suo romanticismo infantile, ancora dice sorridendo.
L’intensità della discussione le ha allentato la rigidità della sua difesa, ma non lo sa ancora, è un movimento psichico inconscio. È come se fosse diventata inconsapevolmente disponibile ad un incontro e l’incontro avviene.
Si sente finalmente desiderata e desiderante, scopre quanto desiderava ma non lo conosce, neppure può riconoscerlo non avendone esperienza, era solo una speranza nell’immaginazione. La nostalgia antica di amare ed essere ricambiata le invade l’anima, ma le sembra troppo, ha paura. Si ritrae, è esitante, ha dubbi su di sé, non sulle attenzioni e amorevolezze dell’altro: forse non so amare – si interroga – forse non sono adatta a sentimenti intensi, forse il limbo è il mio luogo, dice.
Ma si liberano emozioni nuove: ha paura di perderlo, prova una sorta di strana gelosia quando lo vede parlare con qualcuno che emerge dal suo passato, vorrebbe sempre toccare, annusare, vivere accanto ad un qualcosa/qualcuno che le fa svelare un trasporto sconosciuto e intenso…
Si avvia verso un amore inclusivo. 

Desiderato/Desiderante.  Marzo 2022.
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